L’opera si presenta come un originale e indispensabile complemento per il giurista che, oggi, voglia ricevere nozioni tecnologiche (non solo tecnico-giuridiche, ma anche storiche e culturali) in maniera rigorosa e semplice, con un approccio squisitamente giuridico, ma non trascurando una importante componente tecnica. Tutte le voci sono state elaborate da studiosi specifici della singola materia cui è stato chiesto di semplificare il più possibile, in poche righe,
concetti che sono, nella maggior parte dei casi, assai complessi. Per loro è stata una sfida, per il lettore un importante punto di partenza.
Questa prima edizione dell’opera nasce in seno alle attività delle cattedre di Informatica Giuridica milanesi e del Centro di Ricerca in Information Society Law dell’Università degli Studi di Milano. È, quindi, un’opera molto caratterizzata, come contenuti, dalle linee di ricerca portate avanti in questo Ateneo negli ultimi vent’anni: la cybersecurity e la protezione dei dati prima di tutto, ma anche i crimini informatici e le investigazioni digitali, il legal tech e l’informatica giuridica, i diritti di libertà e l’attivismo digitale, l’odio interpersonale (soprattutto hate speech, bullismo, stalking), l’hacking e il mondo del codice libero.
Sono però stati coinvolti anche esperti per le indispensabili parti sull’amministrazione digitale, sulla blockchain, sull’intelligenza artificiale, sulle cryptovalute e sul diritto d’autore.