Il volume offre, in modo sistematico, organico e multidisciplinare, una rigorosa ricostruzione scientifica dell'intelligenza artificiale. All'eccessivo interesse seguono lunghi periodi silenti, detti "AI Winter", caratterizzati dallo scarso interesse per l'intelligenza artificiale. Questo fenomeno si verifica in conseguenza all'eccessivo entusiasmo per la scienza informatica deluso dalle capacità "intellettive" che la tecnologia A.I. è in grado di raggiungere in un dato momento storico. L'autore illustra il funzionamento della rete neurale, dell'algoritmo e delle tecniche di apprendimento comparandolo con il sistema intellettivo neurale biologico caratterizzato dalla "proprietà emergente intellettiva" codificata nel genoma umano. Lo studio scientifico dimostra che le istanze per la creazione di una "lex robotica" che indirizzano l'interprete verso la costruzione di una responsabilità oggettiva è ingiustificato, non possedendo l'agente intelligente la caratteristica di essere "pericoloso in sé". Viene così correttamente ricostruita la responsabilità per colpa del sanitario che utilizza, nell'esecuzione della sua prestazione, apparecchiature dotate di l'intelligenza artificiale e delineata la responsabilità gestionale dell'amministrazione sanitaria in relazione all'impiego di "agenti intelligenti". Un volume scientifico completo, ricco di esperienze e "case study". Per la sua chiarezza espositiva, costituisce un approfondimento per il giurista e, allo stesso tempo, rappresenta un ottimo manuale di medicina legale sulla ricostruzione del "nesso causale" in caso di errore diagnostico nella cooperazione tra "intelligenza umana" e "intelligenza artificiale".